Articoli molto interessanti, da non perdere, sul tema delle tecnologie a scuola....
Calvani. il digitale a scuola non migliora l'apprendimento
Il parere critico di Gianni Marconato
Apprendere (con e senza le tecnologie)
Cl@ssi 2.0
Cosa succede a scuola se invece dei quaderni e dei libri si usano i computer? Cosa si può fare usando la Lavagna interattiva? E se a questo aggiungi la connessione Internet?...
martedì 1 gennaio 2013
giovedì 18 ottobre 2012
Guarda il video e scrivi il testo usando il discorso diretto.
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domenica 27 maggio 2012
Seminario Regionale Cl@ssi 2.0
venerdì 25 maggio
Scuola media Calamandrei Torino
Altri gruppi hanno riferito la loro esperienza.
Il materiale prodotto dal mio gruppo si è interessato delle competenze digitali
Per leggere la sintesi vai al link nella colonna a destra
http://prezi.com/sd1gbq6gfmzk/competenze-digitali/
venerdì 25 maggio
Scuola media Calamandrei Torino
Altri gruppi hanno riferito la loro esperienza.
Il materiale prodotto dal mio gruppo si è interessato delle competenze digitali
Per leggere la sintesi vai al link nella colonna a destra
http://prezi.com/sd1gbq6gfmzk/competenze-digitali/
sabato 5 maggio 2012
Alcuni appunti, sono rimasti sul mio pc... Mi sembra valga la pena di pubblicarli perchè anche se è passato un po' di tempo la situazione non è cambiata.
14 marzo 2012
PROGRAMMARE
Non è facile gestire la programmazione settimanale in ambito cl@ssi 2.0-
Occorre scoprire nuove modalità e ci stiamo provando.
Ad esempio ci rendiamo conto che quando definiamo i percorsi non possiamo andare troppo nei dettagli perchè spesso sono i bambini a guidarci e a farci cambiare rotta.
Occorre una profonda conoscenza dei differenti aspetti della materia trattata per avere facilità di salti e rientri...
Anche nella programmazione è un po' come "navigare" seguendo i link!
Occorre avere un percorso ben definito nella testa per seguire e far rientrare tutte le deviazioni che si incontrano strada facendo: saper anticipare e poi riapprofondire quando serve.
Per me è fondamentale rivedere continuamente la programmazione annuale, riflettere su quella e valutare i diversi obiettivi.
Per condivider la programmazione individuale, di ogni appartenente al Team, stiamo dandoci degli argomenti da trattare; proveremo a fare una scelta di materiali comuni in modo che su quelli ognuno possa lavorare per approfondire la propia materia, sempre con possibili scambi di ruoli.
I bambini stanno entrando nella fase più impegnativa rispetto alla Robotica perchè prepariamo la partecipazione alla Robocup di Trento in aprile 2012.
E' una bella sfida quella di programmare la "Progettazione"!!
14 marzo 2012
PROGRAMMARE
Non è facile gestire la programmazione settimanale in ambito cl@ssi 2.0-
Occorre scoprire nuove modalità e ci stiamo provando.
Ad esempio ci rendiamo conto che quando definiamo i percorsi non possiamo andare troppo nei dettagli perchè spesso sono i bambini a guidarci e a farci cambiare rotta.
Occorre una profonda conoscenza dei differenti aspetti della materia trattata per avere facilità di salti e rientri...
Anche nella programmazione è un po' come "navigare" seguendo i link!
Occorre avere un percorso ben definito nella testa per seguire e far rientrare tutte le deviazioni che si incontrano strada facendo: saper anticipare e poi riapprofondire quando serve.
Per me è fondamentale rivedere continuamente la programmazione annuale, riflettere su quella e valutare i diversi obiettivi.
Per condivider la programmazione individuale, di ogni appartenente al Team, stiamo dandoci degli argomenti da trattare; proveremo a fare una scelta di materiali comuni in modo che su quelli ognuno possa lavorare per approfondire la propia materia, sempre con possibili scambi di ruoli.
I bambini stanno entrando nella fase più impegnativa rispetto alla Robotica perchè prepariamo la partecipazione alla Robocup di Trento in aprile 2012.
E' una bella sfida quella di programmare la "Progettazione"!!
sabato 17 dicembre 2011
Primi collegamenti via Skype |
I nostri nuovi amici in Tanzania |
Ci salutiamo durante la videochiamata via Skype |
Venerdì 16 dicembre, alle ore 11 le
classi quarte ( sez. A e B) del Primo Circolo di Tortona, si sono
collegate via Skype con l'asilo del villaggio di Ulete, in Tanzania,
che normalmente ospita circa 200 bambini. In questo momento, pur
essendo estate, a scuola erano presenti una trentina di bambini.
I bambini si sono salutati davanti alla
webcam, dicendo il proprio nome. Hanno recitato i numeri nella lingua
swahili e in italiano, entrambi i gruppi hanno cantato deliziose
canzoncine.
Nei giorni precedenti all'evento,
c'erano stati già alcuni contatti, in occasione dei quali i bambini
italiani avevano parlato con Michele Tranquilli, un giovane
concittadino presente in Tanzania, per la rete solidale youAid.
In quelle occasioni, i bambini delle
classi tortonesi lo avevano interrogato sulla vita nel villaggio e
lui stesso aveva spiegato le difficoltà esistenti per questo
collegamento: l'inesistenza di una rete elettrica, la difficoltà di
connessione (possibile solo con il satellitare); aveva anche
spiegato, suscitando stupore tra i nostri alunni abituati ad usare
computer e consolle di gioco, quanto fosse difficile spiegare ai
bambini africani cosa sarebbe successo con un computer, perchè prima
di allora questi non lo avevano mai visto. Ha detto anche quanto i
“watoto” (bambini) fossero curiosi di conoscerci, avessero voglia
di farci una sorpresa per diventare amici.
L'impegno che i bambini tortonesi si
sono assunti durante il collegamento è stato quello di non deludere
questa amicizia: scriveranno via mail e manderanno anche qualche
foto, nella speranza di ritrovarsi ancora via web.
L'evento è stato possibile grazie agli
strumenti tecnologici presenti nell'Istituto, responsabile della
realizzazione di uno degli 8 progetti nazionali finanziati in
Piemonte per Cl@ssi 2.0 , ed è stato organizzato per
dimostrare come un buon uso dell''ICT (Information and Communication
Technology) possa contribuire allo sviluppo sociale, a diffondere
conoscenza e a realizzare una comunicazione umana efficace.
Grazie a tutti i bambini e a Michele, per l'emozione
che ci hanno fatto vivere durante il collegamento!
martedì 6 dicembre 2011
Novembre
Contaminazioni.
Il percorso, iniziato con la
partecipazione ad un laboratorio legato al riutilizzo di materiali
della raccolta differnziata, ci ha portati ancora una volta verso il
desiderio di scoprire come son fatte le" cose".
Abbiamo progettato la costruzione di
strumenti musicali, a partire da ciò che abbiamo raccolto in classe,
bottigliette, lattine, perline, legnetti, tappi...
Le riprese fatte con la videocamera, ci
hanno permesso di rivederci all'opera, di riflettere sul nostro modo
di operare e anche di sorridere dei nostri modi talvolta impacciati.
Le tcologie ci hanno aiutato a capire
come stavamo operando e a correggere i nostri "errori", o
meglio, a far diventare migliori i nostri prodotti, perchè nulla
è completamente sbagliato, ma è solo imperfetto.
Qualche tempo
dopo, la maestra Maria Assunta, ha proposto un' attività legata a
pittori famosi come Mondrian e Kandinsky, per approfondire lo studio
della geometria.
Ora, la loro
concezione del ritmo grafico ci sta portando ad approfondire i legami
tra la pittura e la musica.
L'arte e la musica stanno divenendo
lo spazio in cui condividere le progettazioni, e la cosa ci
entusiasma perchè intravediamo la possibilità di integarere con
esse anche i percorsi di geometria, di tecnologia e di italiano.
Tecno..Logicamente
Stiamo
entrando nella fase del "tecnologicamente" come avevamo
previsto: la
tecnologia entra nella quotidianità a supporto dell'attività
metacognitiva, logica e di documentazione dei processi.
Per
ora in due, stiamo cercando di capire cosa succede ai nostri ragazzi,
quando guardano le foto dei quadri sulla LIM, quando rivedono se
stessi mentre lavorano per costruire oggetti, quando seguono la
lezione sul testo descrittivo d'ambiente utilizzando le foto che loro
stessi hanno scattato.
Una
cosa è certa.. Sono molto coinvolti, entusiasti, ddesiderosi di
partecipare...
E
i tempi di attenzione si allungano!
Questa
riflessione mi ha sorpresa, perchè l'ha suggerita la mia collega,
che sta iniziando ora ad avvicinarsi alle tecnologie nella didattica.
Ci
domandiamo cosa favorisca tale maggior attenzione. Alcune ipotesi: la
luce della Lim, le immagini che si possono visualizzare, la maggior
forza comunicativa (sento parlare di ciò che vedo in modo chiaro),
la varietà di stimoli (immagini, suoni, testo), l'interattività
(ma per ora non l'abbiamo usata molto).
domenica 6 novembre 2011
10 ottobre 2011
Mi aspettavo il cambiamento e a scuola iniziata, comincio a sentirlo.
Mi aspettavo il cambiamento e a scuola iniziata, comincio a sentirlo.
La tecnologia è in classe, per ora
abbiamo solo la lavagna interattiva in funzione, ma il mio modo di
fare lezione è già cambiato: riesco a coinvolgere di più gli
alunni chiamandoli a “spostare” le parole per lavorare
sull'ordine alfabetico; se qualcuno rimane indietro ho sempre pronto
il supporto delle pagine scritte con il software della lavagna... I
ragazzi sono più attivi e soprattutto sono entusiasti xchè non
vedono l'ora di lavorare con i portatili. Per ora sono chiusi
nell'unità di ricarica che non riusciamo a utilizzare per un
problema di cavi. Speriamo di risolvere presto.
Stamattina ho presentato il mio
progetto di lavoro, ai bambini: come gli scorsi anni, vorrei
costruire degli oggetti, da far muovere nello spazio.. vorrei fare
Robotica educativa in un modo un po' diverso, partendo dalla realtà
in cui i ragazzi vivono. Costruire oggetti tecnologici che si muovono
e si spostano, ma partendo da quello che troveremo ( una carrucola,
un campanello, uno spazzolino, delle ruote dentate, i motorini...) e
che ci incuriosisce, per imparare come son fatte le cose.
Il desiderio è che questo lavoro, per
i bambini estremamente motivante, li porti a crescere anche
intellettivamente. In lingua italiana, come in matematica, vorremmo
che i bambini imparassero a rapportarsi con il mondo e le diverse
situazioni che possono capitare, in modo da saper sfruttare tutte le
loro conoscenze per trovare comunque una soluzione.
Mi sembra di capire che la nostra
cl@sse 2.0, attraverso le situazioni complesse che potremo simulare,
potrà aiutare i bambini a vivere nel mondo concreto con maggior
consapevolezza: andare al supermercato e saper fare i conti per
comprare le cose giuste per una certa cifra di denaro che ho nel
borsellino e/o per realizzare un certo progetto; saper spiegare come
eseguire una procedura, trovare le risorse per compiere una certa
impresa...
Come insegnante di italiano mi
interessa anche capire come pensano i miei alunni, per poterli
aiutare nella conquista di un buon metodo di studio. La conquista
del sapere passerà attraverso questa metodologia: fare un'analisi di
ciò che già so, per comprendere cosa “mi manca”; comprendere la
vastità delle informazioni necessarie per risolvere un problema e
soprattutto saper utilizzare tale informazioni nel migliore dei modi,
con logica e creatività.
Le scienze in particolare, la
matematica, la fisica, la meccanica, la cinetica, ecc. saranno
fondamentali nella comprensione del “mondo”: ci aiuteranno ad
interagire con i diversi materiali, strumenti e tecnologie,
attraverso percorsi multipli possibili, dove anche la lingua
diventerà strumento per conoscere e apprendere, così che
l'attività pratica, l'uso delle mani per esplorare, e il continuo
parlare per riferire il proprio modo di procede, possa aiutare i
ragazzi a modellare il proprio modo di pensare e rendere le
conoscenze più stabili, nel tempo.
In questo inizio di attività la cosa
che mi sorprende è come l'attività giocosa e creativa che posso
proporre, stia contribuendo a rendere lo studio delle regole della
Lingua Italiana un mezzo per conoscere e non fine a sé stesse.
L'attività con la Lim e i giochi interattivi a supporto degli
apprendimenti, realizzati sempre in piccoli gruppi (attività
collaborativa) stanno rendendo possibile anche la diversificazione
della proposta didattica per livelli di competenza, così che alcuni
alunni più in difficoltà possano imparare dai loro compagni.
L'entusiasmo per ora non manca!
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