sabato 17 dicembre 2011

Primi collegamenti via Skype



I nostri nuovi amici in Tanzania



Ci salutiamo durante la videochiamata via Skype
Un “ponte” tecnologico tra la scuola e la Tanzania
Venerdì 16 dicembre, alle ore 11 le classi quarte ( sez. A e B) del Primo Circolo di Tortona, si sono collegate via Skype con l'asilo del villaggio di Ulete, in Tanzania, che normalmente ospita circa 200 bambini. In questo momento, pur essendo estate, a scuola erano presenti una trentina di bambini.
I bambini si sono salutati davanti alla webcam, dicendo il proprio nome. Hanno recitato i numeri nella lingua swahili e in italiano, entrambi i gruppi hanno cantato deliziose canzoncine.
Nei giorni precedenti all'evento, c'erano stati già alcuni contatti, in occasione dei quali i bambini italiani avevano parlato con Michele Tranquilli, un giovane concittadino presente in Tanzania, per la rete solidale youAid.
In quelle occasioni, i bambini delle classi tortonesi lo avevano interrogato sulla vita nel villaggio e lui stesso aveva spiegato le difficoltà esistenti per questo collegamento: l'inesistenza di una rete elettrica, la difficoltà di connessione (possibile solo con il satellitare); aveva anche spiegato, suscitando stupore tra i nostri alunni abituati ad usare computer e consolle di gioco, quanto fosse difficile spiegare ai bambini africani cosa sarebbe successo con un computer, perchè prima di allora questi non lo avevano mai visto. Ha detto anche quanto i “watoto” (bambini) fossero curiosi di conoscerci, avessero voglia di farci una sorpresa per diventare amici.
L'impegno che i bambini tortonesi si sono assunti durante il collegamento è stato quello di non deludere questa amicizia: scriveranno via mail e manderanno anche qualche foto, nella speranza di ritrovarsi ancora via web.
L'evento è stato possibile grazie agli strumenti tecnologici presenti nell'Istituto, responsabile della realizzazione di uno degli 8 progetti nazionali finanziati in Piemonte per Cl@ssi 2.0 , ed è stato organizzato per dimostrare come un buon uso dell''ICT (Information and Communication Technology) possa contribuire allo sviluppo sociale, a diffondere conoscenza e a realizzare una comunicazione umana efficace.
Grazie a tutti i bambini e a Michele, per l'emozione che ci hanno fatto vivere durante il collegamento!

martedì 6 dicembre 2011

Novembre

Contaminazioni.
Il percorso, iniziato con la partecipazione ad un laboratorio legato al riutilizzo di materiali della raccolta differnziata, ci ha portati ancora una volta verso il desiderio di scoprire come son fatte le" cose".
Abbiamo progettato la costruzione di strumenti musicali, a partire da ciò che abbiamo raccolto in classe, bottigliette, lattine, perline, legnetti, tappi...
Le riprese fatte con la videocamera, ci hanno permesso di rivederci all'opera, di riflettere sul nostro modo di operare e anche di sorridere dei nostri modi talvolta impacciati.
Le tcologie ci hanno aiutato a capire come stavamo operando e a correggere i nostri "errori", o meglio, a far diventare migliori i nostri prodotti, perchè nulla è completamente sbagliato, ma è solo imperfetto.
Qualche tempo dopo, la maestra Maria Assunta, ha proposto un' attività legata a pittori famosi come Mondrian e Kandinsky, per approfondire lo studio della geometria.
Ora, la loro concezione del ritmo grafico ci sta portando ad approfondire i legami tra la pittura e la musica.
L'arte e la musica stanno divenendo lo spazio in cui condividere le progettazioni, e la cosa ci entusiasma perchè intravediamo la possibilità di integarere con esse anche i percorsi di geometria, di tecnologia e di italiano.

Tecno..Logicamente
Stiamo entrando nella fase del "tecnologicamente" come avevamo previsto: la tecnologia entra nella quotidianità a supporto dell'attività metacognitiva, logica e di documentazione dei processi.
Per ora in due, stiamo cercando di capire cosa succede ai nostri ragazzi, quando guardano le foto dei quadri sulla LIM, quando rivedono se stessi mentre lavorano per costruire oggetti, quando seguono la lezione sul testo descrittivo d'ambiente utilizzando le foto che loro stessi hanno scattato.
Una cosa è certa.. Sono molto coinvolti, entusiasti, ddesiderosi di partecipare...
E i tempi di attenzione si allungano!
Questa riflessione mi ha sorpresa, perchè l'ha suggerita la mia collega, che sta iniziando ora ad avvicinarsi alle tecnologie nella didattica.
Ci domandiamo cosa favorisca tale maggior attenzione. Alcune ipotesi: la luce della Lim, le immagini che si possono visualizzare, la maggior forza comunicativa (sento parlare di ciò che vedo in modo chiaro), la varietà di stimoli (immagini, suoni, testo), l'interattività (ma per ora non l'abbiamo usata molto).